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Eleuteria special edition 2020 Vino Raro della Guida del Gambero Rosso 2025

Un grazie di cuore al Gambero Rosso che ha colto tutta la Bellezza del nostro piccolo mondo

Vini d’Italia 2025

I 50 vini rari della guida del Gambero Rosso: spicca l’Eleuteria Special Edition in anfora di Tenuta del Travale

Vittorio Ferla
17 Ottobre 2024 alle 21:38

I 50 vini rari della guida del Gambero Rosso: spicca l’Eleuteria Special Edition in anfora di Tenuta del Travale

Una ristretta cerchia di 50 etichette selezionate dal Gambero Rosso nella carta dei vini rari: è la grande novità della Guida dei vini d’Italia 2025. Ma cos’è un vino raro? Quali sono le caratteristiche? Cosa racconta?

Come spiega Lorenzo Ruggeri, direttore del Gambero Rosso, il vino raro è “un prodotto pensato ed elaborato in una dimensione artigianale. La quantità è particolarmente limitata e per questo di difficile reperibilità. Come filtro abbiamo impostato un limite di 3mila bottiglie per ciascun vino, con pochissime eccezioni legate a espressioni figlie di contesti particolarmente estremi e unici. Le etichette che abbiamo scelto hanno un filo comune: c’è dietro un rischio, uno stacco stilistico, la volontà di spostare l’asticella, di testare il limite. Si sperimenta e s’innova, da un lato, ma non mancano esempi virtuosi che riprendono pratiche del passato, reinterpretandole. I 50 vini scelti sono la punta di diamante dei nostri assaggi, bottiglie da collezionare in cantina, da riportare a casa dopo lunghi viaggi su e giù per la Penisola”.

Un esempio mirabile di questa categoria è l’Eleuteria Special Edition in Anfora Calabria Rosso Igp 2020, un Nerello Mascalese di Tenuta del Travale, sita nei pressi di Cosenza. Eleuteria Special Edition è una vera chicca in 600 bottiglie numerate: le uve sono fermentate a grappolo intero per poi invecchiare oltre 20 mesi nel cocciopesto. Naso etereo con profumi spiccatamente floreali e di scorza d’arancia che invitano a un assaggio dirompente: poco peso e tanta finezza tannica. Leggiadro e ritmato, chiude su note di tè nero e genziana. “Siamo felici e orgogliosi di questo riconoscimento che premia l’eccezionalità e la qualità del nostro progetto e l’approccio artigianale, basato su una cura certosina dei dettagli, che fin dall’inizio è l’imperativo dell’azienda. Lasciamo che la natura sia la vera regina di questi luoghi e ne custodiamo i segreti. Per noi ‘piccolo’ è sinonimo di bellezza, è nella dimensione del piccolo, quasi invisibile, che si trovano le radici della grandezza autentica” dice Raffaella Ciardullo, insegnante di lettere a Cosenza e titolare dell’azienda con il marito Nicola Piluso, avvocato, e le figlie Carlotta e Matilde, avvocate praticanti nello studio legale di famiglia.

Tenuta del Travale è una micro azienda di due ettari sita in località Rovito nel territorio della Sila – patrimonio UNESCO – con una produzione di circa 10 mila bottiglie. Vanta un vigneto eroico, riconosciuto dal CERVIM, coronato da un uliveto di alberi secolari. I filari sono circondati dai boschi, a 520 metri sul livello del mare, e la coltivazione delle uve di nerello mascalese e cappuccio è completamente manuale, su pendii molto scoscesi, tra gradini e terrazze. “Donna di raffinata cultura, Raffaella sembra essersi ispirata anche alle teorie di microeconomia ecologista enunciate da Ernst Schumacher nella sua opera più famosa Piccolo è bello”, scrive la Guida del Gambero Rosso.

In effetti, ricorda l’imprenditrice, “anni fa, per una pura combinazione, mi ritrovai a tradurre delle pagine di ‘Piccolo e’ bello’ in russo per un esame di slavistica. Alla fine… niente si perde e tutto banalmente ritorna. Sempre”. Sin dagli esordi, i vini di Tenuta del Travale hanno ricevuto i massimi riconoscimenti da parte delle guide del settore: tra gli altri, i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, i 5 grappoli Bibenda, il Gold Award di Wine Hunter, il Coup de Coeur di Ais, i punteggi eccellenti di Ian d’Agata. Adesso arriva anche per il rosso Eleuteria in anfora la gratificazione con l’inclusione nella nuova e selezionatissima ‘Guida Vini Rari’ del Gambero Rosso. 

Tra gli altri vini rari selezionati merita una segnalazione il Franciacorta Dosaggio Zero Annamaria Clementi di Cà del Bosco una riserva che risale addirittura alla vendemmia 1980: alcune migliaia di bottiglie sono state sboccate soltanto adesso dopo ben 42 anni. Ne emerge un vino di eleganza e profondità estreme (al costo di 700 euro). Spazio anche a due Etna bianco superiore: il Kudos 2019 di Federico Curtaz e il Palmento Caselle 2020 di Salvo Foti de I Vigneri. Per la Campania si segnala il Greco di Tufo Le Arcaie di San Pio di Passo delle Tortore in provincia di Avellino. Da citare il Vin de la Neu 2022 di Nicola Blasi, il primo passo nel progetto di coltivazione dei vitigni resistenti sulle Dolomiti trentine.

Exploit per i bianchi del Friuli Venezia Giulia: il Collio Friulano Miklus Francesco 2019, il Carso Malvasia Dileo Riserva 2022, la Kamen Vitovska 2020 di Zidarich, il Friuli Isonzo Chardonnay Gelosie 2018 di Vie di Romans, il Vitovska Solo MM 2020 di Vodopivec. Nel mondo dei rossi, da segnalare l’Etna Rosso San Lorenzo Pian delle Colombe 2021 di Girolamo Russo, l’Etna Rosso Signum Aetnae 2015 di Firriato e l’Habemus Cabernet Etichetta Rossa 2021 di San Giovenale (Lazio). Un ruolo di spicco per il vitigno nebbiolo con il Valtellina Superiore Inferno Guast 2021 di Dirupi, il Barolo Bussia Briccotto 2020 di Domenico Clerico, il Barbaresco Roncaglie 2021 di Mura Mura, il Barbaresco Gallina Riserva 2019 di Ugo Lequio e il Barolo Bussia Vigna Colonnello 2017 di Bussia Soprana. Una doverosa menzione anche per l’Amarone della Valpolicella Classico La Fabriseria Riserva 2016 della famiglia Tedeschi. In conclusione, la guida dei vini rari del Gambero Rosso rappresenta una selezione raffinata delle migliori eccellenze vitivinicole italiane.

Vittorio Ferla, su ‘Il Riformista’.

L’azienda cosentina Tenuta del Travale tra le top 50 di Gambero rosso

di Redazione31 Ottobre 2024

Gazzetta del Sud online

La piccola azienda calabrese Tenuta del Travale è entrata a far parte della ristretta cerchia delle 50 etichette selezionate dal Gambero Rosso per la nuova Guida dei Vini Rari 2025, un riconoscimento che sigilla lo straordinario percorso di un’impresa famigliare e che testimonia che in provincia di Cosenza si può fare imprenditoria di qualità.
La Tenuta del Travale ha rapidamente guadagnato l’attenzione del mondo del vino grazie ai suoi metodi innovativi e alla riscoperta di pratiche antiche, reinterpretate in chiave moderna. La coltivazione manuale, il rispetto dei tempi naturali e l’uso di materiali tradizionali come il cocciopesto per l’affinamento, sono tutti elementi che riflettono un forte legame con il territorio e una visione sostenibile del futuro. Il lavoro certosino della famiglia Piluso ha portato a riconoscimenti prestigiosi, come i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, i 5 grappoli Bibenda e il Gold Award di Wine Hunter, solo per citarne alcuni. Oltre al vigneto, la tenuta vanta anche un uliveto con alberi secolari, altro esempio dell’attenzione al patrimonio naturale che caratterizza l’azienda. Qui, immersi tra i boschi e a oltre 500 metri sul livello del mare, la produzione è limitata ma curata in ogni dettaglio, dalle tecniche di coltivazione alla scelta delle materie prime, sempre all’insegna dell’eccellenza e della sostenibilità. La piccola azienda vitivinicola sorge tra le verdi colline della Sila, patrimonio UNESCO, nel comune di Rovito e ultimi anni è diventata un vero gioiello del panorama enologico italiano. Questa realtà familiare, gestita da Raffaella Ciardullo e Nicola Piluso insieme alle figlie Carlotta e Matilde, ha saputo trasformare un progetto apparentemente piccolo in una storia di successo, riconosciuta a livello nazionale. Con soli due ettari di vigneto, l’azienda si è distinta per la sua produzione limitata ma di altissima qualità, caratterizzata da metodi artigianali e un approccio sostenibile. Nata dall’amore per la terra e dal desiderio di valorizzare le tradizioni locali, Tenuta del Travale ha fatto della qualità e della sostenibilità le proprie bandiere. In un contesto tanto impegnativo come quello delle colline silane, dove la coltivazione è eroica a causa della pendenza dei terreni, la famiglia Piluso ha deciso di puntare tutto sulla manualità e sul rispetto della natura. Il vigneto è riconosciuto dal CERVIM (Centro di Ricerca per la Viticoltura di Montagna), un marchio che testimonia l’impegno della famiglia a coltivare la vite in condizioni estreme, senza scorciatoie o compromessi. Il fiore all’occhiello dell’azienda è l’Eleuteria Special Edition in Anfora Calabria Rosso IGP 2020, un vino raro in ogni senso. Solo 600 bottiglie numerate, prodotte con uve di Nerello Mascalese coltivate a mano e invecchiate in anfore di cocciopesto per oltre 20 mesi. Questo processo conferisce al vino un profilo organolettico unico: eleganza, finezza tannica e un bouquet aromatico che richiama profumi floreali e scorza d’arancia, chiudendo con note di tè nero e genziana. Un vino che parla di artigianalità, di tradizione e di sperimentazione, e che ha attirato l’attenzione della critica, fino a guadagnarsi un posto d’onore nella selezione dei 50 vini rari della Guida del Gambero Rosso 2025. In un mercato sempre più globalizzato e dominato da produzioni industriali, realtà come Tenuta del Travale dimostrano che la qualità e la passione possono ancora fare la differenza. Grazie a una visione che combina innovazione e tradizione, questa piccola azienda calabrese ha saputo ritagliarsi un posto tra i grandi nomi del vino italiano, portando avanti una filosofia che premia il lavoro manuale e l’attenzione al dettaglio. Il loro vino non è solo un prodotto da gustare, ma una storia da raccontare, una finestra aperta su un angolo di Calabria dove il tempo sembra scorrere più lentamente, tra vigneti scoscesi e ulivi secolari, custodi silenziosi di una tradizione che guarda al futuro.