Iosif Brodskij, nel suo discorso per il Premio Nobel, riflette sull’osservazione di Dostoevskij che fa dire al suo protagonista del romanzo ‘l’Idiota’ che “la bellezza salverà il mondo”. Egli afferma che questa idea va intesa in senso applicato piuttosto che platonico, suggerendo che, sebbene possa essere troppo tardi per salvare il mondo intero, per l’individuo singolo rimane sempre una possibilità.
L’arte di guardare l’arte
In questo contesto, il vino, nella sua forma più pura e umanistica, può rappresentare una di queste possibilità individuali di salvezza, offrendo un’esperienza estetica che arricchisce e libera l’animo umano.
L’articolo di Lorenzo Ruggeri sul numero della rivista del Gambero Rosso di Novembre 2024